Il Secolo XIX , 28/03/2017 – Edizione di Genova, pag.29
Il futuro è già qui, abita tra il mare e la collina che domina il ponente genovese. Laggiù una volta c’era l’industria pesante che rese ricca la Genova delle partecipazioni statali. Oggi quassù, sulla collina tecnologica, spazzata dal vento e rubata alla logistica, si immaginano robot che dialogano con i bambini autistici e medicine non più studiate in laboratorio, ma “costruite” con i super computer che in giro per il mondo (e debitamente collegati con Genova) riescono a simulare gli effetti di una molecola farmaceutica sul corpo umano.