Il Secolo XIX – EMANUELE ROSSI – 12/08/2016 pg. 21 ed. Genova
LETTERA-APPELLO A RENZI E AI MINISTRI PADOAN E GIANNINI
DEL TRASFERIMENTO della facoltà di Ingegneria sulla collina degli Erzelli si discute da quasi dieci anni. E adesso che, per l’ennesima volta pare avvicinarsi l’ultimo passo, Comune e Regione chiedono un nuovo sforzo economico al governo e un commissario che liberi gli enti dal dover gestire quello che è diventato un ginepraio legale, amministrativo e finanziario. Mentre chi ha scommesso, a suo tempo, sul villaggio scientifico e tecnologico, come Ericsson e Siemens, adesso soffre e prepara gli esuberi nelle sedi genovesi. In queste condizioni, Giovanni Toti e Marco Doria ritrovano l’intesa per scrivere insieme una lettera a palazzo Chigi, al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. E fanno proprie le richieste già avanzate, nei mesi scorsi, dall’ Università e da Confindustria. «Il polo scientifico – scrivono – avrà dimensioni analoghe a quello milanese del post-Expo, ed è il progetto più importante della Regione per investimenti e occupazione», con una previsione forse un po’ ottimistica di «15.000 posti di lavoro» che includerebbero quelli di Iit, Liguria Digitale ed eventualmente anche l’ospedale del Ponente «per il cui insediamento è l’unica area individuata dal Puc». L’ospedale, secondo lo studio di fattibilità fatto a suo tempo dalla Regione, occuperebbe un’area di 60 mila metri quadrati. Ma è per arrivare finalmente al trasloco di Ingegneria che scrivono Toti e Doria:«L’attuale previsione dei costi eccede le coperture attualmente individuate». Per la copertura del fabbisogno finanziario residuo (42 milioni di euro), il sindaco e il governatore chiedono al governo lo stanziamento di 20 milioni per il 2018 e altrettanti per il 2019 e di poter beneficiare «delle procedure accelerate per investimenti strategici». Va ricordato, però, che il governo ha già messo da parte 75 milioni per il parco scientifico che sono rimasti ancora inutilizzati. La seconda richiesta riprende quanto detto, in differenti momenti, da Edoardo Rixi, Stefano Bernini e Giuseppe Zampini: un commissario alla Beppe Sala, per tirare fuori Erzelli dalla palude attuale. Il suo compito sarebbe quello «di favorire il coordinamento delle diverse attività da compiere e dell’azione dei diversi soggetti, con significativi vantaggi – scrivono – di tempi e di costi». Il richiamo a una delle esperienze più felici per il governo Renzi (quella dell’ Expo) potrà forse fare breccia nel cuore del premier, ma sarà poi il ministro Padoan a dire l’ultima parola sullo stanziamento necessario e allora Toti e Doria aggiungono la postilla per cui i soldi in più «potrebbero essere recuperati con i ribassi d’asta attesi in questi casi».
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Foto: Il rendering della facolt à universitaria agli Erzelli
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